Simona Saccone Tinelli Responsabile UGL Welfare Liguria: “L'ennesimo delitto annunciato e lo stupro evidenziano una grave e frequente sottostima del rischio, ma anche un'assenza di politiche che sappiano ridare degli obiettivi personali ed un senso alla vita umana “

 




Genova. “Marzia Bettino, vittima annunciata, invano; ragazza stuprata da minori ospiti di strutture,perchè c'è questa escalation di violenza? “ A parlare è Simona Saccone Tinelli 
Responsabile ligure di UGL Welfare

“ Con la Legge 19 luglio 2019, n. 69, il Legislatore ha voluto rafforzare la tutela delle vittime di 
maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, connessi a contesti familiari o 
nell’ambito di relazione di convivenza. In sostanza il provvedimento normativo definito Codice 
Rosso – quello richiesto dai Militari dell'Arma per Marzia - introduce modifiche rilevanti al diritto 
sostanziale e processuale, all'uopo di velocizzare i procedimenti e consentire l'adozione di misure di 
protezione a favore delle vittime. Ciònostante – Prosegue Simona Saccone Tinelli – assistiamo 
ancora a delitti la cui alea era chiaramente prevedibile giacchè evidenziata dagli stessi carabinieri, 
perchè? E' palese l'avvenuta sottostima del rischio: dietro al caso numero, fascicolo,ecc ci sono 
persone con un contesto di vita, paure, drammi personali e sociali, contesto dal quale non si possono 
separare i fatti”.

“ La crescente insicurezza sociale, i molteplici fattori di frustrazione personale sono un innesco 
potentissimo alla violenza : queste cose chi opera fattivamente in prima linea le conosce bene e sa 
che non vanno prese alla leggera, è chiaro che quando gli sguardi di paura, la rabbia, le ecchimosi si  
trasformano in mera carta, può mancare il polso della situazione, nondimeno è importante una 
incisiva opera formativa di sensibilizzazione volta a creare una filiera della Giustizia interamente 
pronta a recepire i segnali di pericolo.”

“ Sempre in considerazione del contesto, non si deve sottostimare neppure l'eccessiva disponibilità 
di tempo di molti giovani privi di obiettivi di vita: cambia poco che siano immigrati o no, oggi 
come oggi le giovani generazioni sono state depauperate della dignità e del senso che danno alla 
vita sia una buona formazione – intesa non solo scolastica ma educativa in primis – sia un'occupazione vera che impegni costruttivamente mente e corpo, in carenza di ciò si espone il fianco ad un degrado, ad uno scivolamento derivante proprio dal venir meno di quel contratto sociale che è alla base della convivenza civile. Nel merito quindi dello stupro, sicuramente vanno trovate soluzioni immediate per gestire gli ospiti delle strutture, ma non sarà che una mera tamponatura nel mare magnum delle emergenze e della rincorsa alle vittime di questo esecrebile reato,se non porremo mano a politiche che educhino e tengano impegnati i giovani dando loro strumenti di vita vera” Conclude Simona Saccone Tinelli

Commenti