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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

UGL SCUOLA: Schola turpitudinis! (La scuola della Vergogna!) Debilitatum relicta! (Il disabile abbandonato !)

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  Continua il vergognoso viaggio nel mondo della Scuola ligure. Se è vero che le lezioni vanno a singhiozzo nelle superiori per la mancanza di docenti come sempre “gli ultimi non saranno mai i primi in questa regione!!“ Il numero esiguo di insegnanti di sostegno che con la loro qualifica supportano i ragazzi diversamente abili fisici e psichici a divincolarsi tra matematica, italiano storia, geografia a integrarsi con la classe e a rendersi indipendenti lascia intere famiglie abbandonate a se stesse spesso costrette a tenere i figli tra le quattro mura domestiche con difficili problemi di gestione. Ricordo diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, nonché principio sancito nel diritto internazionale dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU. Continua Simona Saccone Tinelli Dirigente sindacale ligure di Ugl Responsabile Welfare, politiche sociali e pari opportunità per la Regione Liguria  “Ci sarebbe da chiedersi che fine ha fatto l

UGL SCUOLA : Sàpere aude.(Abbi il coraggio di conoscere)...ma il precariato non giova

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 Genova. Sapere aude esortava Orazio nelle Epistole, così il celebre poeta latino nato nel 65 a.C, in una lettera destinata ad un amico, evidenziava il valore degli studi. Nulla di cui stupirsi per UGL SCUOLA se non fosse che, 2000 anni dopo tale valore è stato talmente derubricato da poter consentire di avere il 20% del corpo docente costituito da precari: come si può trasmettere il valore della scuola, l'apporto pedagogico che ogni insegnante è chiamato a fornire, se non consentiamo la continuità garantendo una stabilità a chi esercita una professione delicatissima non solo sul piano tecnico, ma anche e soprattutto su quello umano? Uno dei tasti dolenti è l'analfabetismo affettivo: anche qui il ruolo dell'insegnante è di massima rilevanza poichè un docente può colmare vulnus educativi instaurando un rapporto di fiducia con lo studente, aiutandolo a tirare fuori il meglio di sè, ma come può farlo un insegnante che magari giunge in quella classe ad anno inoltrato e neppure