UGL SCUOLA : Sàpere aude.(Abbi il coraggio di conoscere)...ma il precariato non giova
Uno dei tasti dolenti è l'analfabetismo affettivo: anche qui il ruolo dell'insegnante è di massima rilevanza poichè un docente può colmare vulnus educativi instaurando un rapporto di fiducia con lo studente, aiutandolo a tirare fuori il meglio di sè, ma come può farlo un insegnante che magari giunge in quella classe ad anno inoltrato e neppure è destinato a restarci?
Non si possono disgiungere l'investimento doveroso e di cui non abbiamo adeguata prova a favore dei giovani, dalla tranquillità di coloro che nella scuola esercitano le proprie professioni, nessuna esclusa, perchè ognuna riveste un tassello fondamentale.
Abbiamo diseducato i giovani col transitorio, la precarietà, financo all' omologazione del sistema educativo ed al concetto che uno vale l'altro: non è così, ogni essere umano è unico e la scuola dovrebbe consentirgli almeno di ricevere gli strumenti per la propria realizzazione integrale con gli altri, ma come si può condannare il fugace, con contratti effimeri? Come si può pretendere che conoscano se non gli s'insegna a discernere?I libri, i tablet, da soli non educano e non rendono saggi e forti adulti per il futuro...
UGL LIGURIA SCUOLA
Commenti
Posta un commento