Crocifisso in aula: per Fioramonti meglio una cartina e la Costituzione, ma lo sa a quali valori ultimi si ispirava la Nostra Carta?
Savona.
C'era un tempo in cui
il riconoscimento altrui passava attraverso il rispetto delle
reciproche diversità, mentre ora il mainstream impone un'uguaglianza
omologante assurgendola a diritto civile: un'artata tecnica
manipolatoria per cancellare l'Identità fin dalla più tenera età,
passando per la scuola appunto.
Il ministro
Fioramonti crede in una scuola laica e per questo predilige la
Costituzione all'esposizione del Crocifisso: peccato non si chieda a
quali valori ultimi si siano ispirati i nostri Padri Costituenti.
Ebbene, gioverà sapere che è proprio dalla Kenosi del Crocifisso
che i valori di Misericordia e Sussidiarietà vennero posti a
fondamento della Carta, valori antitetici ad un rapporto simmetrico
tra le persone, non idoneo a riconoscerne la dignità delle
differenze e del bisogno. Quantunque i nostri Padri Costituenti
provenissero da sensibilità politiche diverse, e sebbene
concordassero sulla laicità dello Stato, sapevano perfettamente che
laddove il potere temporale non fosse stato ancorato a valori
irriducibili, si sarebbe avuta la Torre di Babele, come già ben
esplicato da S. Agostino, nel 413, con la sua opera “De Civitate
Dei”. Nessuno quindi pensò di affrancarsi dalle proprie radici
cristiane, facendo della Nostra Carta Costituzionale, un mirabile
esempio di come le diversità possano convergere per un fine ultimo
più alto: il Bene Comune. Certo servono buona fede e spirito di
squadra...valori sostituiti oggi dal narcisismo solipsistico e
dall'Homo Plus, nuovo demiurgo...ma questa è un'altra storia...
Relativamente
ai valori fondanti una società, ovvero alla volontà odierna di
rinnegarli, financo nascondendone i simboli, mi viene spontanea una
riflessione dal punto di vista della comunicazione aziendale, materia
della quale mi occupo:se
un imprenditore si vuol fare un sito web, la prima cosa che consiglio
è di comunicare Vision e Mission, per distinguersi, perchè altri
con gli stessi valori si possano vedere rappresentati. Perchè la
Vision “ti colloca”, ti identifica, ed anche coloro che non si
riconoscono pienamente nei tuoi valori, ti riconosceranno comunque la
dignità di averne. Ci rapportiamo con Paesi il cui background
valoriale è molto incisivo: la nostra “fluidità”, non è
prodromica di quell'attendibilità funzionale a collaborazioni vere,
bensì ad un rapporto strettamente opportunistico, finché dura. E
questo si paga caro. Un paradosso, nell'era del marketing sfrenato,
della comunicazione, della finanza imperante, che l'Italia e l'Europa
non abbiano Vision e Mission! Il mancato riferimento ai nostri
valori ultimi, non consente agli altri popoli di rapportarsi a noi ed
a noi di riconoscerci in “casa nostra”. Non esiste che si coprano
statue o levino crocefissi per far sentire qualcuno a proprio
agio:per secoli genti diverse, nella Nostra Terra, hanno interagito
mantenendo ben salda la propria Identità , alimentando un humus
intellettuale ed artistico che ci connota in tutto il mondo. E' nella
differenza che c'è il valore, mentre oggi parlare di differenza è
diventato un reato. C'è da chiedersi, in questa mancanza di
riferimenti, perchè tante persone sentano la necessità di
pubblicare ogni momento della propria giornata sui sn, o di
tapezzarli di selfie, spesso mortali. La Persona senza Identità è
una maschera effimera..
Silvana
M. Ramorino
Responsabile
di CulturaIdentità Savona
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