Simona Saccone Tinelli (Toti per Savona). Nemo propheta in patria
"Ieri per esempio, in un giro col Dott. Schirru, ho avuto modo di apprezzare ulteriormente una realtà parzialmente conosciuta in città, molto nota invece all'estero: si tratta della ditta Besio della quale molti savonesi conosceranno ed apprezzeranno i prodotti, ma meno avranno contezza di quanto positivamente impatti sul territorio cittadino, sia per investimenti , sia per occupazione".
"La ditta Besio - Prosegue Simona Saccone Tinelli - è una di quelle aziende che trasmette orgoglio, non per riempirsi la bocca con la parola eccellenze e far morire lì il discorso, bensì per chiedersi: lei ha fatto e fa tanto per Savona, io come amministratore che posso fare per proteggerla e valorizzarla? Beh , i problemi di un'azienda con un forte export, da queste parti, sono soprattutto logistici, tuttavia la scarsa ed approssimata conoscenza di questa realtà non ne ha, a mio parere, consentito la piena valorizzazione in ambito locale ad esempio con visite alla sua area di coltivazione dei chinotti in città, piuttosto che ad un più incisivo utilizzo di strumenti di marketing territoriale come la DE.CO, già avviata con l'Amministrazione uscente, ma sicuramente passibile di margini di miglioramento , soprattutto con la supervisione di Riccardo Lagorio, colui che la Denominazione Comunale l'ha inventata con Luigi Veronelli. L'identità di un territorio, parte dalla consapevolezza dei suoi membri, dal riconoscersi nella storia,nella cultura tradizioni ed ovviamente prodotti, ma se tutto ciò è poco noto in casa, come possiamo pretendere di valorizzarlo fuori?".
" Naturalmente ciò non basta, il riconoscimento cittadino passa anche e soprattutto attraverso azioni di coerenza nella progettualità e pianificazione del territorio, coerenza che tenga conto della vocazione intrapresa dai quartieri e ne sappia esaltare gli aspetti migliori: in questo senso Legino ha una grande valenza produttiva nel settore alimentare, in un contesto che deve trovare una ragion d'essere nella valorizzazione di una produzione sostenibile, che promuova , come nel caso delle nuove aree coltivate a chinotto, una riqualificazione ambientalmente ineccepibile" Conclude Simona Saccone Tinelli
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